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2 min

- di Jacopo Landi

Top of the Flop, 21a giornata


Top

1) Dybala: e pensare che c’è gente che lo critica ed è schifata pure dall’Isis. Tecnico, lillipuziano e figlio di buona donna quanto basta. Avere un poltrona auto vibrante o Marchetti (in porta) è esattamente la stessa cosa, ma il goal di Di Bala è come il porno a 14 anni quando ti innamori dell’attrice e non vedi l’ora di iniziare anche tu perché pensi che le donne siano così. Già. Pensi. #ImmaginaPuoi

http://www.dailymotion.com/video/x59avfr_paulo-dybala-fantastic-goal-hd-juventus-1-0-lazio-22-01-2017-hd_sport

2) Matri: A proposito di uno che prima se l’è scopate tutte e poi si è fermato alla più jnqewfnewif di tutte, torna in classifica Mitra Matri. Bello come un’alba e fuori forma come il pil greco da quando Matri nostro si limita a farlo tre volte al giorno, è, tornato ad essere anche un ottimo giocatore. Due goal, il secondo fuori da ogni logica e via a comandare

http://www.dailymotion.com/video/x59b2dc_alessandro-matri-goal-pescara-1-3-sassuolo-22-01-2017-hd_sport

3) Simeone Jr: La garra è quella paterna, la voglia di uccidere anche, l’ignoranza e quelle cosce anni ’80 sono tutte sue. Già nostalgico. Già ignorante


Flop

1) Donnarumma: quando la tua media goal presi è di uno ogni 4 minuti la colpa non può essere solo del portiere. Se però in quelle due circostanze tu un portiere ce l’avessi avuto e non un Gianluigi qualunque che si traveste da vento. Poi torna a fare la differenza come se nulla fosse #infamone

21a giornata

2) Ansaldi: unico giocatore del globo che riesce a farsi entrare in faccia con due stinchi e a prendere il rosso.. Se non è un sicario è una vittima e se è una vittima è una vittima pirla.

3) Bizarri: Matri fa due goal e già la cosa è strana, poi rivedendo gli interventi di capitan mi sono appena segato, tutto si chiarisce prontamente. Non prenderebbe neanche il bruco mela oggi e infatti.

#iamJackMoody

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Nato il 6 aprile del 1988 a Milano figlio orgoglioso di una città che ama con odio. Nelle vene sangue misto che ne fanno un figlio del mondo senza fissa dimora. Tra un gin tonic e un whiskey ben concepito ha consacrato la propria esistenza all’arte della buona musica con De Andrè, Shane McGowan e Chat Baker a strapparsi pezzetti di anima. Il cinema come confessione condivisa. L’amore per la beat generation e per quel mostro di James Dean. Interista con aplomb anglosassone per il gioco più bello del mondo. Crede che verranno tanti giocatori meravigliosi ma più nessuno con la corsa di Nicolino Berti.

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