"Briliantul" is back
"Mutu può aiutare il club a posizionarsi ad alti livelli ed essere leader. Assieme a lui spero di fare quel passo in avanti che noi tutti noi aspettiamo. Adi è una persona equilibrata, con la quale si può costruire. Non è più come era da giovane. Inoltre, ha la capacità di attrarre investitori e credo che avrà successo in questa sua nuova avventura. Può essere un modello di riferimento anche per l’accademia, è l’idolo di tutti i ragazzi. È la dimostrazione che partendo da qui si può arrivare in club come Inter, Chelsea, Juventus e Fiorentina".
Con queste parole, rilasciate lo scorso 12 ottobre, Ionut Negoita, azionista di maggioranza della Dinamo Bucarest, presenta Adrian Mutu, il quale è appena diventato direttore generale dello stesso club della capitale romena.
Appese le scarpe al chiodo lo scorso maggio, dopo l'ultima esperienza in patria tra le fila del Targu Mures, l'ex attaccante della Viola è tornato ad essere protagonista: con lui dietro la scrivania, in poco più di due mesi la Dinamo è entrata in un percorso di crescita, lento ma costante e tangibile.
Mutu conosce già molto bene l'ambiente biancorosso: dal 1998 a gennaio 2000, quando venne ingaggiato dall'Inter, l'ex centravanti aveva vestito la maglia dei "cainii rosii", con cui aveva collezionato 33 presenze e 22 gol.
Adrian Mutu con la maglia della Dinamo, prima del suo arrivo in Italia
Il suo secondo approdo a Bucarest suscita subito grande entusiasmo nella squadra, a cominciare dal tecnico Ioan Andone: "Sono molto contento che Adrian Mutu sia qui con noi, ci può aiutare molto. Mi aspetto di vederlo ogni tanto con me nel campo di allenamento". Del medesimo avviso sono l'attaccante Dorin Rotariu ("Porto grande rispetto per Mutu. Ha alle spalle una grande carriera internazionale e ha segnato molto anche con la Romania. Il fatto che abbia giocato per la Dinamo Bucarest è una cosa molto positiva per noi") e il portiere classe 1994 Laurentiu Branescu, di proprietà della Juventus e in prestito alla Dinamo fino a giugno 2018 ("Adrian Mutu ha avuto un percorso speciale da calciatore. Per tutti noi si tratta di un grande incentivo. Vogliamo ottenere subito buoni risultati").
"Briliantul", soprannome che gli è stato attribuito in Romania, è perfettamente consapevole del difficile operato che lo attende. Non è infatti una novità che le squadre di Liga I stiano attraversando un momento di forte declino, soprattutto in ambito continentale, fatta eccezione quest'anno per l'Astra Giurgiu. I bianconeri, guidati in campo dai vari Sapunaru, Budescu e Alibec, si sono qualificati ai sedicesimi di Europa League, dove sfideranno i belgi del Genk, dopo aver eliminato il West Ham nei turni preliminari di quest'estate e dopo aver superato un girone difficile contro compagini del calibro di Roma e Viktoria Plzen.
Nello stesso tempo però, il nuovo direttore generale non nasconde le proprie ambizioni. Le sue strategie sono molto chiare. In primo luogo, la squadra deve immediatamente tornare a giocare in Europa, senza trascurare il marketing, elemento oramai fondamentale, col possibile ingresso di nuovi sponsor: "L'obiettivo principale è giocare le coppe europee. La Dinamo Bucarest deve tornare in alto, ed è quello che vogliono anche i nostri tifosi. Ho grandi responsabilità. Voglio prendermi cura della prima squadra ma anche valorizzare i nostri giovani. Mi piacerebbe che i nostri ragazzi juniores abbiano la possi esperienze con i settori giovanili di altre società importanti. Inoltre, tramite le relazioni che abbiamo, vorrei portare nuovi sponsor al club. A ogni modo, sono molto felice di aver ritrovato qui amici che conoscevo già da quando vestivo questa maglia".
Dalle parole, Mutu passa immediatamente ai fatti. Alla fine di ottobre infatti, il club di Negoita ingaggia Luca Ceccarelli, difensore svincolato ex Cesena e Padova, nonché compagno di squadra dello stesso dirigente proprio in Romagna nella stagione 2011/2012.
Da Cesena a Bucarest: Ceccarelli presentato da Adrian Mutu nell'ottobre 2016
In chiave mercato, la Dinamo è tra le società più attive. Gli occhi di Adrian sono rivolti perlopiù verso la Serie A, torneo che conosce molto bene. Diversi sono i nomi di giocatori della nostra massima accostati alla squadra di Bucarest: si è parlato di Philippe Mexes, Ruben Olivera e Francelino Matuzalem. Curioso il caso del centrocampista brasiliano ex Lazio e Genoa: inizialmente Mutu sembrava pronto a portarlo nella capitale romena, salvo poi ripensarci per via dell'età del brasiliano, il quale si è da poco accasato al Monterosi, squadra viterbese del campionato di Serie D. È lo stesso dirigente che, poco tempo dopo, confermerà il retroscena al portale "Gazeta Sporturilor": "Sarebbe un bel colpo d'immagine averlo (Matuzalem, ndr) in squadra. Tuttavia, dico di no: a 36 anni è troppo vecchio. L'idea è prendere giocatori in grado di aiutarci per l'annata 2017/2018, quando, con ogni probabilità, la Dinamo Bucarest sarà impegnata nelle coppe europee".
Il "Messi dei Carpazi" Gabriel Torje. Possibile il suo ritorno in Romania.
Infine, voci delle ultime ore danno per vicinissimo il ritorno ai "cainii rosii" dell'attaccante esterno Gabriel Torje, 27 anni e in forza ai russi del Terek Grozny. All'Udinese nel campionato 2011/2012, per i tifosi della Dinamo sarebbe una gioia immensa poter nuovamente abbracciare il "Messi dei Carpazi". Inoltre, in Liga I, "Gabi" sarebbe un autentico top player.
Tuttavia, più che al mercato quasi tutto di marca italiana, l'aneddoto più curioso dell'"Adi" dirigente riguarda il suo particolare gesto compiuto pochi giorni prima del derby contro la Steaua quando, sistematosi all'interno dei botteghini dello stadio, vende in prima persona i biglietti ai tifosi, con la speranza di dare ancora più carica all'ambiente: "Abbiamo venduto alcuni tagliandi, io oggi ne ho venduti circa 30, speriamo di avere uno stadio pieno. Ci sono stati 8.000 biglietti in prevendita, che è gratificante per noi. Una vittoria contro la Steaua non deve frenare il nostro desiderio di progredire in classifica. [...] Dobbiamo essere motivati a renderci conto che questo è un evento molto importante per tutti i tifosi della Dinamo".
https://youtu.be/q_JPdepL0-8
L'esito del match è trionfale: i biancorossi superano per 3-1 gli eterni rivali, passati in vantaggio dopo soli 4 minuti di gioco, e allo "Stadionul Dinamo" è festa grande.
Peraltro, proprio durante quelle settimane, e a ulteriore testimonianza dell'importante lavoro di Mutu, si era parlato di un interesse da parte di Sanjeev Kumar, investitore indiano, a entrare nel club. Ma il discorso è rimasto interrotto. Il tema di nuove figure all'interno della società rimane comunque da tenere in considerazione, e ne sentiremo ancora parlare.
Pochi giorni fa, invece, in casa Dinamo è arrivato un ulteriore e fondamentale successo: la compagine ha bissato la vittoria contro la Steaua, questa volta in occasione nella semifinale di Coppa di Lega. Il punteggio finale è stato un netto 4-1.
Il derby stravinto dalla Dinamo ai danni della Steaua
Tale risultato costituisce un vero e proprio record: erano 14 anni, precisamente dal novembre 2002, che la Dinamo non superava i "militarii" con tre reti di scarto. Il punteggio fu di 3-0.
Inoltre, Ioan Andone ha superato il numero di vittorie di Laurentiu Reghecampf, allenatore dei rossoblù, in scontri diretti. I due tecnici erano fermi a due successi per parte.
Attualmente la Dinamo è al quinto posto nella classifica di Liga I con 42 punti, a 10 lunghezze dalla capolista Viitorul Constanta e a -8 dalla Steaua, la quale, per la cronaca, rischia di scomparire e di ripartire dalla quarta serie a causa di vicende extracalcistiche. Il cammino è ancora lungo, così come il lavoro che Mutu dovrà ancora svolgere. Non bastano di certo due derby vinti e qualche buon risultato per dire di aver centrato l'obiettivo.
Tuttavia, con un "Adi" così operativo e carismatico e con un probabile Torje in più, è legittimo che i tifosi biancorossi tornino a sognare. Del resto, anche da calciatore, Mutu non è mai stato un personaggio banale.
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