Top of the flop, 17a giornata
Top
Mertens: alto come un congiuntivo sbagliato, fastidioso come una ragade anale durante un’orgia all’after party di Victoria Secret’s ma mamma mia, il goal in pallonetto scomoda Savicevic e Van Basten e all’improvviso sono solo lacrime e commozione. Per Gomorra 3 al posto di Don Pietro vogliamo Zio Mer e il pallonetto neomelodico #atomico
Eziolino uno di noi.
Higuain: per ora le uniche cose che si è mangiato sono gli avversari e a giudicare dalla panza che gli è venuta forse è il caso di piantarla di cagargli ‘o cazz. Semplicemente devastante complice anche l’ingiustificata femminilità che colpisce De Rossi e l’ictus improvviso che fiocina Manolas. Se con la maglia dell’Argentina giocasse come coi Club, Maradona sarebbe sbiadito da tempo. Scusate questa è too much anche per me.
Simone Inzaghi: una vita da mediano solo che fai la punta scarsa, fratello scarso del più grande non giocatore di pallone della storia. E poi via, entrambi in panchina, pronto a perdere anche questa sfida. Col cazzo. Simone Inzaghi si prende la capitale e per una volta la mafia capitale è quella che ci piace. Eddai Simò Santo vivente di tutti i fratelli stronzi.
Flop
Juric: Perdere in rimonta contro il Palermo. Perdere prendendo quattro goal dal Palermo. Credo basti questo…in più metteteci che è il discepolo di Lord Gasperin e riesce a perdere nonostante il piccolo Simeone. 15 cinghiate e via andare #salame (già contattato dallo Zampa come prossimo allenatore del Palermo).
Manolas: Dell’ictus abbiamo già detto. Un giocatore infinito con un solo difetto: una serie di stronzate pirotecniche che sfodera nel momento culmine di qualsiasi stagione condannando la Roma al ruolo di eterna seconda o giù di lì. Difendere così su Higuain è da Felipe Melo.
Felipe Melo: Non giochi da trentasei mesi, ti fanno partire titolare. Stai vincendo e hai anche giocato dignitosamente, fai due falli da pisquano che vende le rose in mezzo alla giungla e riesci comunque ad arrivare sotto la doccia prima di Gabigol. La fantasia non si insegna, esce.
E pensare che ieri ha pure giocato 2 minuti.
Fine delle trasmissioni. Per ora.
Jack Moody
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