
- di Andrea Ravasi
Le novità del PSG di Emery
L’ex tecnico del Siviglia si lancia alla sua nuova avventura francese dopo aver vinto 3 Europa League consecutive, in cui ha mostrato un gioco corale, rapido in fase offensiva e un pressing che si adatta agli avversari. Mi aspetto che il tecnico riporti tutto questo al Paris Saint Germain.
Emery dovrà sostituire Ibra, per la felicità di Cavani, andando a costruire un gioco che parta dai difensori per svilupparsi sugli esterni offensivi del suo 4-4-1-1 o 4-2-3-1, che dir si voglia.
Per modellare la sua squadra non ha richiesto nomi altisonanti, ma elementi funzionali alla sua idea di calcio. Si è portato dietro il "suo" mediano Krychowiak da Siviglia, sulla trequarti ha preso Ben Arfa, rilanciatosi nella scorsa Ligue 1, e Jesé dal Real Madrid per completare il reparto di esterni che già prevedeva Lucas e Di Maria. In difesa invece ha ottenuto Meunier, terzino che ha impressionato agli ultimi europei con la selezione belga.
La rosa che va delineandosi in questo modo è omogenea, con due giocatori per ruolo che si giocano il posto, eccezion fatta per Cavani, visto che non sono state acquistate altre prime punte finora, nonostante gli interessamenti per Icardi e Bacca.
Video che ci delinea alcune fasi del possesso palla del PSG. Come si vedrà anche nel successivo filmato, la costruzione del gioco parte da dietro con continuità.
A livello di gioco, per quello che si è potuto vedere in queste partite tra l'International Champions Cup, il Trophée des Champions (l'equivalente della nostra supercoppa) e la prima giornata di Ligue 1, il PSG cercherà di costruire da dietro, evitando possibilmente il lancio lungo del portiere. Questa è già una prima differenza rispetto al Paris di Blanc, che poteva contare su un accentratore come Ibra, in grado di consolidare, rifinire e finalizzare l'azione. Con uno sviluppo più eterogeneo, il gioco dovrebbe risultare più facile da gestire, soprattutto in Champions League.
Altro filmato che mostra la fase offensiva impostata da Emery.
Un'altra novità saranno gli attacchi che si snoderanno prevalentemente sugli esterni, al fine di favorire i tagli di Cavani, e soprattutto di sfruttare la capacità degli esterni parigini, Lucas e Di Maria su tutti, nel creare superiorità numerica.
Il flusso degli attacchi del PSG nella sfida di campionato contro il Bastia. Addirittura l'82% degli attacchi si sviluppa per vie esterne.
Rispetto al PSG del recente passato, potrebbe cambiare qualcosa anche a livello di posizioni medie dei giocatori in campo. Come si evince dalle immagini sottostanti, i campioni di Francia tendono a rimanere molto alti, lasciando il compito di difendere ai due difensori centrali, non temendo l’1 vs 1 negli spazi larghi, con i terzini molto aperti e alti, quasi come due ali pure, e gli esterni alti che tagliano verso il centro, andando ad affiancare la prima punta. Con il rientro in campo di Krychowiak, spetterà a lui schermare la difesa e dare equilibrio alla squadra, mentre Verratti avrà il compito di gestire le transizioni nelle due fasi - muovendosi anche fuori posizione - ed in particolare il possesso palla nel secondo terzo di campo.
Posizione media dei giocatori del PSG vs Bastia, in blu, e Lione, in arancione. Come si vede i due terzini Aurier (19) e Kurzawa (20) sono molto alti e aperti in ampiezza, sopratutto nella sfida con il Bastia dove occupano una posizione media oltre la metà campo. In questo modo i due esterni Lucas (7) e Di Maria (11) avanzano affiancando la seconda punta. Il modulo di gioco diventa così un 2-4-1-3 con i centrali difensivi isolati, i due centrocampisti centrali che formano con gli esterni difensivi una linea a 4 e Pastore alle spalle di un tridente molto più stretto.
Infine credo che Pastore sarà di fondamentale importanza in questa squadra, così come lo era Banega nel Siviglia. L’argentino avrà il compito di rifinire l’azione per Cavani o quello di inserirsi sui movimenti degli esterni, nonché in fase difensiva sarà assieme a Cavani l’uomo che dovrà dettare il pressing che, come detto, si adatterà a seconda degli avversari.
Ecco le due formazioni che il PSG potrebbe utilizzare nella prossima stagione. Oltre a questi, ci sono molti giovani di prospettiva in rosa che Emery non avrà paura a lanciare.
Nomi alla mano, il PSG sembra avere una rosa di assoluto livello: basteranno gli ultimi arrivi, unite alle novità di Emery, per raggiungere le semifinali di Champions League, vero obiettivo del club?
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Nato nel 1994 a Treviglio (BG), laureato in Management presso l'Università L. Bocconi. Tifoso interista dalla nascita e amante del calcio, un poco di buona musica non guasta mai. Collaboratore @Sportellate.
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