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7 min

- di Redazione Sportellate.it

Italia-Germania 1-1, bar sport post partita


Da buoni italiani medi, amiamo il calcio, la nazionale e il bar sport. Mescolandoli di solito si ottengono risultati aberranti, ma noi ci abbiamo comunque provato. 


Gian Marco Porcellini (@piskeporc): "Ma dobbiamo proprio farlo questo bar sport? Oggi c'è un sole che spacca le pietre, io onestamente preferirei darmi al mare".

Lorenzo Lari (@lorenzolari90): "Se non sbaglio ieri sono partiti anche i saldi. Se vogliamo chiuderla qua per me benissimo…
A parte gli scherzi, alla gente come noi piace farsi del male. Da dove vogliamo partire?"

GMP: "Da un grazie ai ragazzi e un grazie allo staff tecnico. Banale e diplomatico, ma penso che questa nazionale, facendo leva sull'epica del riscatto alla luce di un talento medio tutt’altro che cristallino e avvalendosi di un insegnante di calcio come Conte, abbia fatto riappassionare molti italiani a questa squadra. E poi contro i campioni del mondo, qualitativamente "n" volte superiori a noi, siamo usciti ai rigori: una vittoria di Pirro, però guarda il rispetto con cui i tedeschi ci hanno affrontato. Mi riferisco al fatto che si sono messi a specchio giocando a 5 senza ampiezza e rischiando pochissimo come noi".

LL: "Il minimo. Raramente mi ero affezionato tanto ad una nazionale. Poi bisogna ammetterlo, non è veramente girato niente dalla nostra: prima gli infortuni di Marchisio e Verratti, poi Candreva, poi finiamo dalla parte del tabellone semi-impossibile, poi De Rossi e Motta out, poi si arriva ai rigori contro i tedeschi e praticamente non ci rimane più un rigorista in campo, il tutto dopo aver giocato 120 minuti con le terze scelte a centrocampo e senza un ricambio per loro. Son convinto che questo tipo di "sfighe" per certi versi aiutino (soprattutto quando si parla d'Italia), ma c'è un limite. Ora comunque, almeno per il sottoscritto, forza Germania. Però oggi è durissima, cazzo".

Intermezzo tattico: le difficoltà dell'Italia in fase di possesso, soprattutto nel primo tempo. Come al solito gli azzurri sul giro palla della BBC svuotano il centrocampo, con Parolo che si abbassa, le mezzali che si allargano e i laterali che si alzano per aprire il campo alla ricezione degli attaccanti, l'opzione principale per risalire il campo e consolidare il possesso negli ultimi due terzi di campo. Ma il centrocampo tedesco non solo non si disunisce, anzi opera una densità importante in mezzo al campo, che costringerà gli azzurri ad affidarsi in particolare ai cambi di lato.

ita svuota cc, densità ger cc

 

 

GMP: "Io, come ben sai, sono sul carro del Galles da un paio di mesi. Li avevo visti addirittura in semifinale, uno dei rarissimi pronostici della mia vita che ho azzeccato. Però oggi è dura, hai ragione. In realtà per tutta la partita ero mentalmente rassegnato alla sconfitta nonostante alla fine il match sia stato sempre in equilibrio. Ma dopo il rigore di Hector sono sprofondato. Tu invece, dall'alto del tuo ottimismo, hai creduto alla qualificazione?

LL: "Sulla partita di ieri, come già ti avevo accennato nel precedente bar sport, non riuscivo ad essere ottimista. Da quella parata fuori da ogni logica di Buffon su Chiellini però, mi ero messo in testa che l'avremmo pareggiata e grazie a Boateng così è stato. Dopo onestamente ai rigori ci credevo, forse anche troppo. Poi se su 9 ne vai a tirare massimo 3-4 con grazia è giusto finisca così...".

GMP: "Una considerazione sui rigori: lì secondo me ha fatto la differenza la minor qualità dei nostri tiratori e la minor abitudine mentale ad un certo tipo di partite. Per Parolo, Giaccherini, Eder, Pellè, Florenzi, Darmian, De Sciglio e Insigne questa è stata probabilmente la partita più pesante della loro vita, mentre Neuer, Hummels, Boateng, Howedes, Schweini, Kroos, Ozil, Muller e Draxler hanno alle spalle una finale di un mondiale e/o una di Champions.

La qualità dei rigori ad oltranza è stata abbastanza emblematica e ti confesso che anche quando abbiamo avuto i match point ci ho creduto il giusto. Il tutto fermo restando che abbiamo perso soltanto al nono penalty, un'inezia alla fine della fiera. A proposito di rigori, ti sei iscritto anche tu alla sagra dell'insulto a Pellè? Perché se non c'è un capro espiatorio noi italici non siamo contenti".

E chi se ne frega se nei primi 25 minuti, pur di farci risalire il campo, lui ed Eder si sono abbassati nei nostri 40 metri.

LL: "Per fortuna no. Anzi dirò di più, giù le mani da Grazianone Pellè, un europeo di fatica, gol, sportellate e anche buona qualità. Uno dei migliori della nostra spedizione, senza se e senza ma. L'unica critica che mi sento di fargli è riferita a quel gesto del "cucchiaio": è andato a tradire la natura estremamente umile di questa nazionale, e dopo si sa ..."karma is a bitch"! Comunque in linea di massima hai ragione, essere abituati a vivere momenti del genere aiuta, però ieri la rigorata è stata veramente strana. Cioè anche da loro avevano sbagliato Müller, Ozil e Schweinsteiger, tre giocatorini (e personalità) mica da ridere. Tra l'altro, a proposito di Müller, ma che brutto europeo sta giocando?"

GMP: “È vero, probabilmente sta soffrendo dei problemi di profondità che l'innesto di Gomez solo in parte ha risolto. Però non gliene va dritta mezza, guarda i legni con l'Irlanda del Nord o il salvataggio irreale di Florenzi sulla riga. Su Graziano invece sai cosa ti dico? Che criticare l'unico giocatore con Giaccherini grazie al quale risalivamo il campo è ai limiti della follia. Questo qua anche ieri sera ha vinto 6 duelli aerei su 6 (56% di duelli aerei vinti di media in queste 5 partite), nonostante la densità centrale portata della Germania. È l'uomo su cui Conte ha imperniato la sua nazionale e lui ha risposto offrendo delle prestazioni incredibili.

Poi sulla presunta spacconata, penso che il ragazzo fosse in fiducia e ha cercato, più che di fare il "fenomeno", come ho sentito da più parti, di destabilizzare Neuer. Però il portierone tedesco, un androide che ti restringe la porta di 3-4 metri, quando l'ha guardato, più sentire la pressione, penso abbia pensato:"Tu sei? Gilardino? Toni? Ah no, Pellè!". Morale della favola, non solo non l'ha minimamente influenzato, ma forse ha finito col mettere pressione solo su sé stesso. Però siamo un popolo di moralisti volubili ed incoerenti, e magari se Pellè avesse trasformato il rigore con un cucchiaio. Tra l'altro, lo stesso Pellè “esaltato” per aver rimproverato Ramos di parlare troppo. Perché non conta il gesto, quanto il risultato che produce. Al netto di tutto ciò, ieri sera lui e Parolo sopra le righe”.

Se solo se lo fosse tenuto per questa occasione, il cucchiaio...

LL: "Che poi per certi versi è la stessa follia, spacconeria, sicurezza nei propri mezzi (chiamala come preferisci) che ha permesso a lui e altri, tipo appunto Giaccherini, di giocare superando i propri limiti e regalandoci questo bellissimo europeo. Hai ragione comunque, ieri per me Parolo proprio il migliore in campo, sembrava giocatore navigato per certi palcoscenici, cosa che invece non è. Mamma mia, più ripenso alla partita più mi piglia male. Meno male che l'Islanda, almeno fino a stasera è ancora dentro".

La partita di Marco Parolo, mvp secondo whoscored.com: a referto 5 intercetti, 5 tackle vinti e un anticipo completato.

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GMP: "I magici islandesi di Marco Toselli, non oso pensare se dovessero perdere che due giorni orribile per lui. Però io voglio ancora una volta sui nostri e ammetto che per tutto il secondo tempo e supplementari ho pensato e ripensato al pezzo di Davide Rovati su Conte e sul suo dogmatismo. Secondo me ieri è stato proprio palese: io giovedì su Twitter auspicavo l'impiego di El Shaarawy, perché secondo me quello con Kimmich (un centrale di centrocampo riciclato difensore) rappresentava un mismatch potenzialmente ghiotto, da sfruttare negli ultimi 40-45 minuti in cui non riuscivamo più ad accompagnare l'azione e a costruire quindi un'azione da dietro à la Conte (a parte quella culminata col tiro di De Sciglio, una transizione clamorosa sì, ma purtroppo un episodio isolato).

Invece niente, abbiamo continuato a non sfruttare l'ampiezza con i quinti di centrocampo e nell'ultima mezzora abbondante si è giocato in funzione dei rigori perché giocatori che escono dal contesto vengono digeriti malvolentieri, in favore di cambi prettamente conservativi. Ed è un paradosso se vogliamo, dato che Conte ha usato Elsha in questo biennio quando era fuori dal Milan o faceva panca in Francia e dopo gli ultimi 6 mesi alla Roma ha fatto un quarto d'ora scarso. La mia però non vuole essere la classica critica da cittì da poltrona, anche perché magari con il faraone in campo si poteva arrivare ai rigori o perderla già nei supplementari, quanto una riflessione affinché Antonio diventi un allenatore ancora più bravo. In questo senso spero l'esperienza inglese aiuti a renderlo più malleabile".

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LL: "Te mi vuoi proprio male... Comunque sono onesto: ci ho pensato pure io (e tanto), ma se in linea generale sono super d'accordo, riguardo esclusivamente alla partita di ieri la vedo un po' più complessa di così. Il paragone che mi è subito venuto in mente è stato con il 2006 e Lippi che dal 74’ in poi contro i tedeschi mette dentro Gilardino, Iaquinta e Del Piero. Ma era un'Italia un milione volte più forte, con alternative in tutti reparti e senza giocatori colpiti da particolare stanchezza e problemi fisici.

Proviamo a distrarci un po'...

Mi dici Elsha e posso capire, ma i cambi son solo 3 e a sinistra hai un De Sciglio troppo concentrato e sul pezzo da togliere. A destra hai un Florenzi che già aveva faticato abbastanza a difendere e che si trovava di fianco ad uno Sturaro zoppicante per tutti i supplementari, e tutto portava a Darmian. In più davanti avevi un Eder ko che ti andava a sottrarre un altro cambio. Non saprei, rischiare/osare sì, ma il confine con la pazzia è spesso molto labile. Ieri onestamente ad Elsha, ma anche a Bernardeschi non ci ho mai creduto, tolto in quei 15 minuti dove siamo stati sotto. Mi aspettavo un Insigne un po' prima in campo, quello sì".

GMP: "Neppure io ci credevo alla possibilità di vedere il faraone in campo, ci speravo a basta. Ma poi, quando l’hanno inquadrato vicino a Marchetti in panca, neanche più quello. Ciò detto, Conte ha costruito qualcosa di incredibile e tanto di cappello, anche ieri fase difensiva pressoché perfetta: Parolo ha coperto gli spazi intermedi limitando Ozil in maniera superlativa, idem Eder e Pellè su Kroos. Non penso si potesse pretendere di più da questi ragazzi. Se pensiamo alle premesse di maggio..."

LL: "Giù il cappello, niente da dire. Le lacrime di Barzagli dicono molto più di quello che sembra. Ora questo europeo chi lo vince? L'Islanda vero?"

GMP: "Finale Galles-Islanda decisa da un'azione di Bale alla Holly e Benji o da una mischia islandese su fallo laterale. Non sarebbe male..."

LL: "No sarebbe bellissimo, oltre che giusto e perfetto. Ma purtroppo il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince. E metti caso si arrivi ai rigori non cambia assolutamente niente".

Foto tratta da questo articolo de "L'ultimo uomo" a cura di Giacomo Detomaso.

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