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- di Giacomo

Intervista esclusiva a Paolo Condò


Anche quest'anno, come ogni tanto ci accade, abbiamo avuto il privilegio di intervistare un amico, nonché uno dei migliori giornalisti sportivi in circolazione: Paolo Condò. Prima di imbarcarsi per l'avventura francese con il team di Sky, abbiamo scambiato qualche parola con lui e anche stavolta, per le idee espresse, la competenza e la professionalità siamo contenti di pubblicare quanto segue...


Sportellate: Buon pomeriggio Paolo, partiamo con la nostra prima rivale. Ci eravamo lasciati dicendo che il Belgio poteva fare i quarti all'ultimo Mondiale e vincere l'Europeo. Confermi?

Paolo: "Beh, la prima parte si è realizzata (ride, ndr)! Non so se è la principale favorita, ma è sicuramente una delle favorite. In realtà alcuni dei suoi giocatori di maggiore talento vengono da una brutta stagione, come Hazard. Questa tuttavia potrebbe anche essere stata una scelta di risparmio di energie in ottica europeo. Altri giocatori invece come De Bruyne hanno fatto un'ottima annata, o magari non l'hanno giocata tutta per infortuni ed ora arrivano in ottime condizioni. Vedremo come reggeranno l'impatto della prima partita, soprattutto contro una squadra di "vecchie volpi" come noi italiani. Credo però che il Belgio sia la squadra che possa vincere il girone, perché magari pareggia la prima partita e non ci sarebbe nulla di strano, poi però noi riusciamo a vincere le partite con Svezia ed Irlanda con magari un solo gol di scarto e ci qualifichiamo - io sono convinto che ci qualifichiamo - invece loro sono una formazione che può avere delle fiammate e vincere una gara con 3 o 4 gol di differenza e piazzarsi al primo posto nel girone per differenza reti".

Parlando dell'Italia, come valuti il biennio di Conte? E con chi sostituiresti Verratti e Marchisio?

Paolo: "Diciamo che hai subito centrato il punto... Fino all'infortunio dei due centrocampisti l'Italia è stata una bella squadra. Conte è riuscito a dare un'impronta di gioco ad una generazione di talenti certamente non eccelsa. Abbiamo poi perso i nostri due centrocampisti migliori. Verratti è destinato a diventare, nella prossima generazione, il centrocampista migliore d'Europa. Aspettiamo che invecchi Iniesta, che continua a meritare questo scettro. Anche se a mio parere Verratti a livello di gioco sarà il nuovo Xavi. Una mezzala e non un mediano, in quanto perde troppi palloni per eccesso di confidenza quando è davanti alla difesa. Speriamo di godercelo tra due anni al mondiale.

Marchisio è un'altra perdita gravissima. Sinceramente non saprei in quel ruolo chi mettere adesso, perché non vedo dei talenti "sicuri". Mettiamo Motta? Ha già dato il suo meglio da tempo. Mettiamo Montolivo? Ha già generato dubbi negli ultimi anni e tutti abbiamo riserve sul capitano del Milan in termini di dinamismo. Condivido l'idea di non richiamare Pirlo. Dunque penso che dovremmo mettere più muscoli a centrocampo e magari giocarci la carta De Rossi, variando leggermente il modulo. Ha molta esperienza internazionale. Invece, in ottica registi bassi, dico Jorginho che è reduce da un'ottima stagione (l'intervista è stata realizzata prima della diramazione dei 23 convocati, ndr)

Paolo onestamente tu riesci ad individuare, nelle nuove generazioni italiane, un nuovo Totti o un nuovo Del Piero o Baggio? Qualche numero 10 dal talento cristallino?

Paolo: "No, non ce l'abbiamo. Secondo me ci sono due giocatori di grande classe, diversi tra loro, che sono Bernardeschi ed Insigne. Riterrei inspiegabile, in un'Italia così povera di classe, lasciare fuori dai 23 il nostro attaccante di maggiore classe che è Lorenzo. Anche se capisco che negli schemi di Conte si inserisca male, però se ti permettono di portare 23 giocatori è anche per portare alcuni che magari possano dare qualcosa di diverso, e di più, rispetto al modulo che hai immaginato in partenza.

Bernardeschi non è Totti, Baggio o Del Piero, e non so se è pronto per questo europeo, o per la prossima competizione, ma rimane il centrocampista con maggiore classe a disposizione. Deve segnare di più ma è un uomo che nei prossimi 10 anni vedo titolare fisso a centrocampo e forse anche con la maglia numero 10".

Italia a parte, considerando tutte le squadre dell'europeo che sta per cominciare, c'è qualcuno che non vedi l'ora di ammirare in campo? Vuoi per gusto personale, vuoi per curiosità. Dacci qualche nome di singoli giocatori tra quelli che maggiormente ti aggradano/incuriosiscono.

Paolo: "Ci sono dei giocatori nuovi, venuti fuori in questo 2016-'17, che sono curioso di vedere alla prova in una grande manifestazione. Ad esempio Alli del Tottenham: ha fatto una grande stagione, giovane, difficilmente individuabile con un ruolo preciso, bravissimo! Però sono curioso di vedere lui, come anche Kane. È alla prima grande manifestazione ed è una bomba là davanti! Poi c'è Sané, uno dei talenti giovani più cristallini del calcio mondiale. Sono molto incuriosito anche dall'impatto che avrà Milik, la seconda punta della Polonia. Questi hanno Lewandowski, ma lui è un altro che ha il gol facile. Morata è un altro che potrebbe sfruttare l'occasione, visto che Del Bosque ha anche lasciato a casa Diego Costa. Sarà il centravanti titolare dei campioni uscenti. Anche nel Belgio c'è qualcuno, oltre ai giocatori più celebrati a me piace anche da un paio d'anni Batshuayi del Marsiglia, vedremo se giocherà".

Ultima domanda: prova a metterti in un giornalista francese di Parigi. Ti elenco qualche parola e dimmi le tue impressioni, sensazioni.... Sicurezza, attentato, Parigi. Come la vivi?

Paolo: "Beh io la vivo in maniera molto fatalista, visto che avremo peraltro un alloggio in una barca sulla Senna sotto la Torre Eiffel con Sky (ride, ndr). Sono molto fiducioso, e spero non diventi il mio epitaffio, considerando che da molti anni ormai vado ai grandi eventi e prima dell'inizio si parla sempre di "rischio attentati" e poi per fortuna c'è una tale mobilitazione di forze dell'ordine che qualunque minaccia viene poi scongiurata. Non c'è dubbio che si vivranno gli europei con un pochino di ansia, considerando i fatti di Parigi di pochi mesi fa. Però resto molto fatalista..."

Grazie e ancora complimenti da parte di tutta la redazione Paolo. Continua così!

Paolo: "Anche voi!"


 

 

 

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Giacomo, Bologna, 23/04/1989. Ex top 20 del ranking italiano cadetti di scherma. Ama lo sport e la buona cucina.

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