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- di Lorenzo Lari

Considerazioni "gobbe" post Juventus-Barcelona. A mente fredda.


In tanti mi hanno scritto, domandato, sfottuto, deriso dopo la partita di ieri e, premesso che la cosa mi ha fatto solo che piacere, ammetto quanto non mi fosse facile trovare le forze per rispondere.

Due le ragioni principali:
1) il mio interesse nell'inserirmi nelle varie "caciare" scatenatesi su Facebook, Twitter, gruppi WhatsApp e chi più né ha più né metta, era pari allo zero;
2) la grande delusione e le idee di conseguenza parecchio confuse: meglio far passare qualche giorno, sbollire un po' la rabbia e buttare giù qualcosa di sensato.

Vediamo insieme cosa ne viene fuori.

Prima di tutto vorrei partire lanciando un messaggio ai gobbi di tutta Italia: non rompete i coglioni a quelli che godono. Fanno bene. Mi volete veramente far credere che voi la sera di Istanbul non abbiate festeggiato con trenini e caroselli? O che nel 2010 bramavate un'Inter vincente coi tedeschi e il conseguente triplete? Non dico sia sbagliato, anzi, nel caso bravi voi. Semplicemente, oltre a risultarmi difficile da credere, ognuno vive il tifo a modo suo.
Come dicono in America "haters gonna hate", il trucco sta nel dare al tutto la giusta importanza.

Gli sfottò, le battute,  gli avatar del Barcellona ci stanno. Il tifo è anche questo, ovunque.
Il problema? Il fatto che da noi troppo spesso basti un attimo per passare dallo sfottò all'insulto: l'insulto ai giocatori, l'insulto ai tifosi, l'insulto alla madre ecc. Purtroppo la cultura sportiva che ci ritroviamo è quella che è, ma onestamente la cosa ha smesso di stupirmi (in negativo).

Non scherziamo: trattasi di capolavoro.

Giù il cappello di fronte a tali capolavori.

Passando ora alla partita, cari fratelli bianconeri, la sensazione è ancora oggi quella che non si potesse fare di più. Non che per questo la cosa faccia meno male, ma a mente fredda mi rendo conto di come i veri macigni sullo stomaco del tifoso juventino, resteranno ancora le sconfitte con Amburgo, BVB, Real Madrid e Milan...
Non quella di due giorni fa. Non quella contro questo Barca.
Mi risulta onestamente impossibile trovare qualcosa da rimproverare ai nostri. Ok un Vidal che l'ha sentita un pelino troppo, ok un Tevez impalpabile, ma per molti dei ragazzi era la prima finale e tutti (TUTTI)  hanno dimostrato coraggio e palle cubiche. Non è bastato, tocca farsene una ragione. Fieri di quello che è stato fatto e convinti che la strada imboccata è quella giusta. Il futuro è dalla nostra parte. La Juventus ora deve dare continuità di risultati in Europa ed entrare fissa nelle prime otto: se si continuano a far le cose per bene, la combinazione giusta di accoppiamenti, episodi e culo non tarderà a tornare.
#finoallafine

Lasciatemi chiudere infine con qualche considerazione sparsa sui meritati campioni:
1) Questo Barca giorno dopo giorno continua a battere i record di quello di Guardiola (probabilmente la squadra più forte che abbia mai visto giocare). Giusto per darvi un'idea, se ancora non fosse chiaro, della squadra che la Juventus è andata ad affrontare.
2) Il loro ultimo decennio non ha senso di esistere: 4 Champions dal 2006 a oggi, e 2° triplete in 6 anni, gli unici in Europa a riuscirci.
3) Del loro tridente nessuno ha giocato una partita indimenticabile, ma tutti e tre in scioltezza sopra la sufficienza. Partitoni di Dani Alves e Rakitic, ma il "man of the match" resta Iniesta.
4) Una cosa che mi sembra nessuno abbia sottolineato durante la stagione, è come Pique sia tornato probabilmente il miglior difensore al mondo (o poco ci manca).
5) Non voletemi male, ma a Xavi che alza la coppa ho applaudito pure io. Giocatore leggendario.


 

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Nato a Rimini l’11/06/1990. Laureato in Giurisprudenza, adora disquisire di sport ed America. Ogni tanto scrive, solitamente legge. Sogna un giorno di poter assistere ad una partita allo Staples al fianco di Jack Nicholson.

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