OLTRE LA LINEA: Fatica oltre la linea
Oltre la linea c’è un mondo pallonaro che molti non conoscono. Oltre la linea ci sono i dirigenti, gli allenatori, gli osservatori, gli agenti, i faccendieri, i genitori e i tifosi. Oltre la linea gli interventi a gamba tesa non sono mai sanzionati. Oltre la linea la visuale è diversa. Oltre la linea ci sono storie da raccontare.
Quando parli di Raiola sei solo uno agentucolo che non ce l'ha fatta e che, stracolmo di invidia, accusa il più grande (in realtà è solo il più noto, ma è altra questione).
Se racconti le porcherie che vedi ai livelli bassi del nostro calcio, sei invece solo un rompicoglioni invidioso di colleghi non famosi che lavorano più di te.
Se bocci Tavecchio, la sua elezione e il suo operato sei un bastian contrario sempre pronto a mettersi contro qualcuno e criticare.
Se commenti le uscite di Lotito, non va bene sempre per lo stesso motivo.
Se dici che il presidente Ferrero, in prima battuta, ti ha strappato un sorriso ma che adesso il ruolo di macchietta pallonara che (suo malgrado?) interpreta ti stufa e che ti aspetti di vedere qualcosa di più sostanzioso da un imprenditore del calcio, sei solo un genoano (ancora!) invidioso.
Per non parlare poi dei commenti e dei messaggi che ricevi quando ti avvicini alla questione omofobia nel calcio. Quanti messaggi hai ricevuto quando hai parlato della partecipazione del Liverpool al Gay Pride, o quando hai supportato la campagna con i lacci colorati (che tra l'altro è ripartita adesso, e che continui a sostenere)? Tanti, e – al netto degli insulti – per lo più negativi.
Chiusa, noiosa, prevedibile e con poca memoria, questa è evidentemente la maggioranza delle persone che segue il calcio e quindi, dal basso della tua invidia rancorosa, lasci che tranquillamente tutti si godano questo magico mondo dove l'indignazione dura il tempo di un intervallo per poi essere dimenticata alla prima vittoria, dove la critica va bene se colpisce gli altri, dove si pensa prima di tutto al proprio campetto di gioco e chissenefrega di quello degli altri, dove l'insulto ha la precedenza e dove, ti dispiace farlo notare, il numero di quelli che la pensano come te è in aumento.
Oltre la linea, a voler difendere il pallone creando una discussione costruttiva, si fa davvero tanta fatica.
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