
- di Luca Vargiu
OLTRE LA LINEA: Binario morto
Oltre la linea c’è un mondo pallonaro che molti non conoscono. Oltre la linea ci sono i dirigenti, gli allenatori, gli osservatori, gli agenti, i faccendieri, i genitori e i tifosi. Oltre la linea gli interventi a gamba tesa non sono mai sanzionati. Oltre la linea la visuale è diversa. Oltre la linea ci sono storie da raccontare.
Diciannove anni compiuti da poco, tanta voglia, tanto impegno e poche possibilità di riuscita perché a Calcio – alla lunga – per arrivare da qualche parte, bisogna pur essere capaci a giocare, comunque meglio di altri.
Nessun treno perso perché davanti alla sua banchina è passato proprio nulla, e probabilmente nulla passerà.
I treni del calcio – non tutti e non quelli più grossi – però, una deviazione su un binario morto la fanno volentieri. Non si tratta di quelli superveloci a lunga percorrenza, e nemmeno di quelli (quasi) moderni che raccolgono i pendolari, ma piuttosto di lente, piccole e vecchie littorine in disuso guidate da macchinisti esperti, perfette per questi binari arrugginiti. Chi ci deve salire, distratto dalla meta, non pensa a dove mette i piedi, al fatto che tra poche centinaia di metri non ci sarà la stazione ma un respingente a delimitare la fine del binario, ci sale e basta. Soprattutto se è papà a pagare il biglietto.
“E' un sacrificio necessario per aiutare mio figlio a fare carriera.”
Così fa pace con la propria coscienza e si giustifica il genitore.
“Quanto fa?”
Non ci vuole molto ad avere la risposta, per questo genere di informazioni infatti, si sviluppa subito un giro di telefonate e in breve tempo si conoscono tempi, modi e soprattutto costi. In questa edizione della famosa e vecchia Coppa Carnevale ora Viareggio Cup, ci sono tre squadre (forse un paio in più) che mettono a disposizione un posto a pagamento per un giocatore in prestito da altra società. Non importa quale, se professionista o meno e se il giocatore sarà davvero un valore aggiunto per la rosa, in questo caso è altro a interessare.
Cinquemila euro, per esempio.
E' questo il prezzo stabilito per il biglietto del treno in partenza. Non fisso però, perché gli interessati non sono pochi e quindi in caso di piccola asta sarà il migliore offerente (il più cretino rende meglio l'idea) ad accaparrarsi il posto.
La concorrenza è tanta, per mettere fuorigioco gli altri occorre fare velocemente una cosa: tirare fuori i contanti. Subito! Poi avere fiducia. Tanta fiducia, perché l'accordo non sarà mai scritto su qualche foglio ma concluso tra gentiluomini.
Gentiluomini, sì avete letto bene. E' questo il termine utilizzato dal DS della squadra che offre questa grande opportunità al ragazzo. Si vende bene il tizio, a parole delinea già i prossimi passi della carriera del giocatore. Prima l'apparizione in tre gare del torneo, poi – visto che sicuramente si farà notare dagli addetti ai lavori – fioccheranno le opportunità e infine, non è da escludere la possibilità di essere messo sotto contratto dalla stessa società per l'anno successivo (sottinteso, sempre se il padre paga).
Percorso impossibile da realizzarsi se non per l'ultima parte, che entusiasma però genitore e figlio. Le parole che aspettavano, quelle che colpiscono e stordiscono quelli come loro affamati di fama e successo pallonaro, arrivano. Speranze a buon mercato che quando c'è la moneta di mezzo (cinquemila eurini cosa vuoi che siano!), in questo universo rotondo e rotolante, fioccano.
E' magnifico! Le possibilità di un'improbabile carriera restano intatte mentre la ragione va a farsi benedire.
“Cinquemila? Ok, va bene.”
Sembra pure un affare!
Oltre la linea non è difficile trovare passeggeri felici in attesa del treno, sul binario morto.
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Luca Vargiu nato a Genova nel 1971 con due mesi di anticipo e nel giorno di Pasqua, ha iniziato fin da subito a disturbare i piani delle persone che la domenica pensano di stare tranquilli. Agente di calciatori non per passione ma per sfida, non campa grazie al pallone. Cresciuto in Gradinata Nord ama il calcio così tanto da odiarlo spesso, ha scritto di calcio in alcuni libri (Procuratore? No, grazie! - Oltre la linea – Contrasti, storie di calcio sospeso, Vincolo 108 e dintorni, Ancora oltre la linea) e minaccia di continuare a farlo.
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