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- di Raffaele Campo

I dolori del bomber Denis


Non poche volte capita in un campionato che all'esplosione di un attaccante, corrisponda il crollo verticale di un altro. Nel caso specifico, la trama è prettamente argentina: nel Palermo è esploso Paulo Dybala, mentre tra le fila dell'Atalanta si è letteralmente spento Denis, che, con ogni probabilità, verrà rimpiazzato a gennaio. Un gran gol da bomber di razza segnato contro il Napoli, ma per il resto un vero e proprio desaparecido. Un caso da segnalare a "Chi l'ha visto?". L'esperto German è passato da "el tanque" - che in spagnolo significa "il carrarmato" - a "el carroza", cioè "il carrozzone". Ma più che le 33 primavere, a pesare in questa sua involuzione il trasferimento di Bonaventura al Milan e la conseguente scelta di rimpiazzare il neo rossonero con Alejandro "papu" Gomez.


In questi anni, era Jack l'anima della Dea, di certo non la punta classe 1981. Denis è il classico centravanti d'area statico, abile a finalizzare la manovra corale. Da buon "nove", fa salire la squadra, si sbatte e fa sponda, ma non è il giocatore che attacca lo spazio o allarga il suo raggio d'azione se non riceve palla. Colantuono - suo eterno estimatore - ha provato a difenderlo in tutti i modi, arrivando ad affermare che questa sua caduta libera è dovuta al fatto che aveva iniziato la preparazione estiva con quasi una settimana di ritardo. Ma ormai è chiaro come la luce del sole che questa astinenza dal gol sia riconducibile a ragioni di natura tecnico-tattica.

Bonaventura è uno dei centrocampisti più versatili della Serie A, in grado di svariare dalla posizione di esterno sinistro a quella di trequartista centrale con licenza di rifinire l'azione o colpire in prima persona, finendo addirittura mezzala di centrocampo, come sta facendo ora al Milan.

Giacomo+Bonaventura+Atalanta+BC+v+AC+Siena+HgrtP3HXCJul

A Bergamo costituiva quell'additivo in termini di fantasia che Maxi Moralez da solo non è in grado di regalare. Il trequartista tascabile di Granadero Baigorria è tecnico e sgusciante, ma il rossonero era un'altra cosa.

Stesso discorso vale per Richmond Boakye, arrivato in estate dopo l'esperienza spagnola all'Elche. L'ex Sassuolo è un talento dotato di interessanti spunti individuali, ma difetta di costanza. Un vero peccato, perché il ghanese ha dalla sua un'invidiabile polivalenza, che gli permette di agire da prima come da seconda punta. E finora si è rivelato determinate in una sola occasione. Lo scorso 19 ottobre, quando allo scadere ha segnato l'1-0 finale al Parma.

Tuttavia l'errore più clamoroso è stato acquistare Alejandro Gomez come naturale sostituto di Bonaventura.

D'accordo, diamo prima all'ex Catania le più che dovute attenuanti di questo rendimento sottotono: arrivare alla fine del mercato senza svolgere il ritiro estivo con l'Atalanta, non può non incidere sulle prestazioni, specie in questi primi mesi di adattamento. A maggior ragione se ad ottobre ti fermi 20 giorni per un affaticamento muscolare. Allo stesso modo non depone a suo favore la posizione in campo: Colantuono impiega il "papu" viene impiegato nel ruolo di esterno in un centrocampo a 4: errore madornale. La sua posizione è quella di attaccante esterno o al limite di trequartista. Deve giocare vicino alla porta per sfoderare il suo repertorio. Da tornante di centrocampo risulta spesso avulso alla manovra. Ha poco o nulla a che vedere con quello schieramento, a meno che non prenda il posto di Maxi Moralez. Per intenderci ancora meglio, è come se il tecnico della Roma Rudi Garcia passasse al 4-4-2 e mettesse Iturbe sulla fascia.


Questo è il vero motivo della crisi di Denis, dunque. Un attaccante puro che in campo mette sempre cuore e grinta. Ma che è stato vittima di alcune scelte di mercato. L'autore di questo articolo si augura che la società di Percassi corra ai ripari a gennaio e prenda un giocatore che sia davvero in grado di rifornire il povero German. D'altronde lui e l'Atalanta sono troppo innamorati per separarsi così.


 

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