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4 min

- di Jacopo Landi

Analisi delle 32: Portogallo


Mondiali

1966 in Inghilterra arriva terza

1986 Messico arriva al primo turno

2002 Corea arriva al Primo turno

2006 Germania arriva al quarto posto

2010 Sud Africa arriva agli ottavi di finale

Europei

1984 Francia semifinale

1996 Inghilterra Quarti di finale

2000 Belgio/Paesi Bassi Semifinali

2004 Portogallo Secondo Posto

2008 Austria e Svizzera Quarti di finale

2012 Polonia/Ucraina Semifinale

Olimpiadi

1928 Amsterdam Quarti di finale

Rosa :

1 P Eduardo 19 settembre 1982 (31 anni) 32 0  Braga
12 P Beto 1º maggio 1982 (32 anni) 6 0  Sevilla
22 P Anthony Lopes 1º ottobre 1990 (23 anni) 0 0  Lyon
2 D Rolando 31 agosto 1985 (28 anni) 19 0  Internazionale
3 D Pepe 26 febbraio 1983 (31 anni) 57 3  Real Madrid
5 D Fábio Coentrão 11 marzo 1988 (26 anni) 43 3  Real Madrid
13 D Ricardo Costa 16 maggio 1981 (32 anni) 16 1  Valencia
14 D Luís Neto 26 maggio 1988 (25 anni) 6 0  Zenit San Pietroburgo
19 D Vitorino Antunes 1º aprile 1987 (27 anni) 8 0  Málaga
21 D João Pereira 25 febbraio 1984 (30 anni) 34 0  Valencia
23 D Miguel Lopes 19 dicembre 1986 (27 anni) 4 0  Lyon
4 C Miguel Veloso 11 maggio 1986 (27 anni) 46 2  Dynamo Kyiv
6 C William Carvalho 7 aprile 1992 (22 anni) 2 0  Sporting
8 C João Moutinho 8 settembre 1986 (27 anni) 66 2  Monaco
10 C Josué 17 settembre 1990 (23 anni) 4 0  Porto
15 C Rafa Silva 17 maggio 1993 (20 anni) 1 0  Braga
16 C Raul Meireles 17 marzo 1983 (31 anni) 73 10  Fenerbahçe
18 C Silvestre Varela 2 febbraio 1985 (29 anni) 21 4  Porto
20 C Rúben Amorim 27 gennaio 1985 (29 anni) 10 0  Benfica
7 A Cristiano Ronaldo 05 febbraio 1985 (29 anni) 110 49  Real Madrid
9 A Hugo Almeida 23 maggio 1984 (29 anni) 53 17  Beşiktaş
11 A Edinho 7 luglio 1982 (31 anni) 6 3  Kayseri Erciyesspor
17 A Ivan Cavaleiro 18 ottobre 1993 (20 anni) 1 0  Benfica

 

Storia, esordi e colori: Il Portogallo giocò la prima partita ufficiale a Madrid contro la Spagna il 18 novembre 1921 perdendo 3-1 (Alberto Augusto fu l'autore della rete lusitana).

Dopo quasi un decennio di attività sporadica, la Nazionale affrontò la prima competizione ufficiale nel 1928, alle Olimpiadi di Amsterdam. Vinse in rimonta per 4-2 il turno preliminare contro il Cile (andata in vantaggio di due gol) e in seguito superò per 2-1 la Jugoslavia con un gol all'ultimo minuto. Ai quarti di finale fu eliminata dall'Egitto, per due reti ad una.

La divisa di gioco riprende i colori nazionali del Portogallo, che derivano da quelli della bandiera: rosso e verde principalmente, ma anche il giallo.

Allenatore: Paulo Jorge Gomes Bento, (Lisbona, 20 giugno 1969), è un allenatore di calcio ed ex calciatore portoghese, di ruolo centrocampista difensivo. Dopo aver allenato per 4 stagioni lo Sporting Lisbona, dal 20 settembre 2010 è il commissario tecnico della Nazionale di calcio portoghese. All'Europeo 2012 ha portato il Portogallo alla semifinale, persa ai calci di rigore contro la Spagna.

Moduli di gioco: 4-5-1 mascherato o 4-3-3. Media età di 27,9 anni

Commenti sulla rosa: Come si può evincere dai numeri quella lusitana è una formazione con una buona qualità media che tuttavia, nel corso della propria storia, eccezion fatta per il periodo di Eusebio, ha sempre pagato la mancanza di un centravanti di peso.

Oggi c’è Cristiano Ronaldo che, partito come ala, si è sempre più accentrato e avvicinato all’area. Il numero sette del Real Madrid porta in dote un capacità di finalizzazione devastante togliendo al contempo alla difese avversarie la staticità tipica delle punte grazie alla sua spiccata mobilità. D’altro canto il divario tra Cristiano Ronaldo e i suoi compagni di squadra potrebbe essere il primo e più grande tallone d’Achille di questa nazionale che potrebbe trovare parecchie difficoltà a sbloccare quelle partite nelle quali Ronaldo dovesse venire braccato da marcature soffocanti.

Altri elementi di tutto rispetto sono il centrale di difesa del Real Madrid Pepe che garantisce copertura ed esperienza a patto che riesca a gestire al meglio il lato psicologico che spesso l’ha tradito. Importante anche la capacità d’inserimento di un centrocampista di esperienza come Raul Meireles che potrebbe rivelarsi un attaccante aggiunto (e prezioso). Nani resta un incognita data la lunga serie d’infortuni che l’hanno martoriato nel corso di questa ultima stagione ma potenzialmente è un uomo di fantasia che sulla fascia garantisce velocità, superiorità numerica anche se è spesso mancato in fase realizzativa. Da tenere in considerazione anche la vecchia conoscenza del calcio italiano Miguel Veloso che nonostante la sua incostanza può garantire delle buone geometrie alla squadra e il terzino del Real Madrid Fabio Coentrao che proprio sul finire del campionato sta ritrovando spazio e fiducia tra i titolari a disposizione di Carlo Ancelotti. Da non dimenticare anche il forte centrale di difesa Bruno Alves, altro insidioso colpitore di testa. Ovviamente sarà importante il centrocampista completo e di esperienza Joao Moutinho e il centrale di difesa Rolando che in questa stagione all’Inter ha mostrato una crescita notevole in fase difensiva, sottolineando al contempo il proprio apporto in zona gol soprattutto tramite la trasformazione di calci piazzati.

 Punti di forza: Cristiano Ronaldo, l’esperienza internazionale di gran parte della rosa, la colonna della squadra Pepe, Moutinho, Ronaldo.

 Punti di debolezza:  Un portiere non all’altezza – il divario tecnico tra Cristiano Ronaldo e il resto della squadra – la mancanza di un centravanti di peso che possa liberare (o aumentare il raggio d’azione di) Ronaldo.

 Previsioni sul cammino Mondiale: Dipenderà dai sorteggi e dalle condizioni in cui Ronaldo si presenterà in Brasile ma il Portogallo potrebbe anche sorprendere e presentarsi in semifinale anche se il pronostico più verosimile sembra quello che porta ai quarti di finale come apice massimo della nazionale lusitana.

Perplessità: L’effettivo apporto di giocatori come Quaresma e Nani per motivi di salute o psicologici.

 

Fine

JL

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Nato il 6 aprile del 1988 a Milano figlio orgoglioso di una città che ama con odio. Nelle vene sangue misto che ne fanno un figlio del mondo senza fissa dimora. Tra un gin tonic e un whiskey ben concepito ha consacrato la propria esistenza all’arte della buona musica con De Andrè, Shane McGowan e Chat Baker a strapparsi pezzetti di anima. Il cinema come confessione condivisa. L’amore per la beat generation e per quel mostro di James Dean. Interista con aplomb anglosassone per il gioco più bello del mondo. Crede che verranno tanti giocatori meravigliosi ma più nessuno con la corsa di Nicolino Berti.

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