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- di Marwan Hammami

Il top player

Top player, top player, top player. E ancora top player, top player e top player. L'inflazione che ha subito questa parola nel corso di questi anni è qualcosa di paragonabile all'inflazione della Germania del periodo post prima Guerra Mondiale. Ma chi è il top player?



E' un giocatore che vanta pochi eguali nel suo genere, anzi teoricamente non ne dovrebbe avere nessuno. Il top player non può essere ad esempio Balotelli, non può essere Guarin, non può essere Llorente o magari Lamela e paradossalmente non lo è neanche Van Persie, questo per via di ciò che ha detto quando ha lasciato l'Arsenal. Sono giocatori che fanno quello che devono fare, che non vivono la loro carriera come qualcosa di esagerato, estremo ed inarrivabile, ma come un semplice percorso lavorativo. Il top player è quella persona che non fa dichiarazioni scomode e che non fa soffrire i propri tifosi per un loro capriccio privato. Sono giocatori che hanno rispetto per coloro che soffrono per una determinata maglia, che sono gli stessi che pagano per via indiretta i loro ingaggi. Il vero top player non butta la maglia per terra e non sputa sul piatto dove poco tempo prima mangiava e in maniera abbondante. Ci sono giocatori che non hanno ancora dimostrato concretamente nulla se non qualche buona giocata per via del grande talento che dio ha dato loro. Il top player nasce top player, non lo diventa col tempo.



Cassano ha ricevuto dalla vita un regalo che pochi hanno avuto la fortuna di ricevere, quello di saper toccare la palla in maniera magica, magie che gli hanno dato la possibilità di prendere in giro già a 17 anni la difesa della terza squadra più importante d'Italia. E di essere acquistato dalla Roma a diciannove anni per ben 60 miliardi di lire. Cifre folli. Un po' come quelle che girano oggi. Ma è sicuramente più facile correggere un piede piuttosto che una mente. Il fatto di non saperti accontentare mai di ciò che è riuscita a darti una maglia e di ciò che ti hanno dato i tuoi tifosi, di insultare in maniera pesante un arbitro con il gesto delle corna di fronte ad una nazione, non fa di te un top player. Diventi uno qualunque, uno che è nato speciale ma che ha fatto di tutto per non rimanerci con quella qualità, quella di essere unico. Balotelli, per ciò che ha dimostrato, cioè relativamente poco, e ciò che fa fuori dal campo, che è relativamente troppo, da una chiara immagine di se: quella di non essere un top player e quella di non valere i soldi che ha fatto girare in tutti questi anni. Guarin poi è l'esempio ideale di un giocatore che non può essere considerato top player. L'Inter per come ti paga e per quanto ti ha pagato non merita di essere messa in scacco perchè tu hai fiutato l'oro e ora te ne vuoi andare. Non sei nessuno e non hai dimostrato nulla se non qualche buon tiro da fuori e qualche sportellata. Ed è per questo che il Chelsea, che è una squadra composta da veri top player non ti comprerà mai ma preferisce comprare un giocatore; Matic che ha dimostrato ciò che vale nella maniera più bella possibile: giocare, sudare e meritarsi tutto ciò che si vuole sul campo.Llorente non è un top player e sa di non esserlo. Non è un giocatore che sposta gli equilibri piuttosto è uno che è stato pompato dai giornalisti nostrani. E' un giocatore che ha dimostrato poco durante la sua carriera, a parte un anno più che buono con Bielsa nel Bilbao della finale di Europa League, fortunatamente però ha dato tanto, anzi tantissimo per quanto che e stato pagato, cioè: zero. Il basco, purtroppo, non è nulla di paragonabile a giocatori come Lewandowski e Benzema, non a caso veri top player. Ho preso tre esempi diversi di tre giocatori diversi che NON sono top player per tre motivi diversi.



I top player sono altri, sono quelli che la parola mammamia te la fanno dire sempre e non solo quando va a loro, sono quelli che portano la gente allo stadio e quelli che vengono apprezzati da tutti coloro che il calcio sanno cosa sia. Il top player non fa dichiarazioni scomode non polemizza con le tifoserie avversarie con un tweet. Ma dimostra il suo grande valore sul campo. Ora prendo come esempio una frase detta Ibrahimovic, che è un personaggio non lontanissimo da una figura come può essere quella di Balotelli, ma che con la sua citazione, detta il 18 maggio 2008, giorno e anno in cui Zlatan vinse l'ennesimo scudetto, rappresenta al meglio la definizione di top player:

Voi parlate, io gioco.



 

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