
- di Jacopo Landi
Le nuove 20 questioni di Serie A + Le chicche estere
1) Juventus: si presenta al Massimino, non con la solita divisa a strisce verticali bianche e nere, ma con la corazza de “Il Gladiatore”. Dal primo secondo parte una guerra di gomitate tra Bergessio e tutti i giocatori della Juventus. A un certo punto, dopo il terzo omicidio, l’arbitro capisce di essere in un eccessivo imbarazzo ed espelle il catanese. Tevez tira, Andujar si emoziona: gol. La Juve vince, Maran e Conte finiscono l’incontro di wrestling lontani dalle telecamere. “#Avrò la mia vendetta in questa vita o nell’altra”, voto: 7
2) Catania: Leggi sopra e aggiungici il pezzo: perché se Chiellini tira gomitate non viene espulso ? Perché Andujar si vende le partite ? Perché Legrottaglie non prega il Signore fino alla fine del recupero ? Perché Francesco Lodi pesa 20 kg ma è soprannominato “Ciccio” ? Ma soprattutto, di che malattia soffre Maran ? “#Voyager + Mistero”, voto: 5
3) Lazio: Se in porta hai Berisha, in attacco Perea ma per far felici i tuoi tifosi più piccoli fai segnare Gonzalez della consistenza altezza di metri 1 e un barattolo…E se nonostante questo riesci a strappare un punto, bhè complimenti hai tutte le carte in regola per farti intestare uno show a Las Vegas. “#magic box”, voto: 7
4) Milan: Pazzini è più solo di Tom Hanks in “Castaway” e vedere Mexes con le stelline sul collo fa più male che beccare Malgioglio su youporn dopo aver cliccato su una gangbang di colombiane. Honda è più irritante del maestro Splinter e sono abbastanza sicuro che De Jong abbia violato la condizionale. Seedorf ha due espressioni: quella contenta (che manifesta col pollice alzato) e quella incazzata che manifesta con la stessa faccia di Bobo Vieri quando lanciò le chiavi al parcheggiatore che gli grattò la cayenne. “#Madame Tussaud”, voto: sei come sei
5) Napoli: Benitez è tornato ai vecchi tempi e se non prende tre gol nel primo tempo, non c’è verso che vinca la partita. Insigne è stato derubato di tutti i suoi Gormiti, Hamsik continua a riproporre la sua personale visione de “Il fantasma dell’opera” e Higuain inizia a capire la differenza tra il giocare con Cristiano Ronaldo e palleggiare con Raul Albiol. “#crisi mistica”, voto: mandate un sms alla protezione civile
6) Fiorentina: Gomez si ri-rompe, Matri lo mette dentro solo quando vede la Nargi e Roncaglia è pagato solo per occuparsi dei “lavoretti”. Poi per caso passa Joaquin che dopo aver terminato una corrida la puccia di testa e ci regala una delle esultanze più insulse della storia. “#me chiamo Zorro”, voto: 6,5
7) Inter: prendi 126 pali. Jonathan tenta lo scavetto. Hernanes fa i doppi passi. Alvarez fa bestemmiare, come sempre. Icardi fa un gol poi il piccone si rimpadronisce di lui e Mazzarri prepara il caciucco. Sembra una domenica ordinaria e poi prendi una doppietta da quel minimeo gigante che è Bonaventura. Handanovic sta ancora acquisendo il senso etimologico dell’espressione “chiudi quelle cazzo di gambe, puttana”. “#masochisti”, voto: 666
8) Atalanta: forti di due settimane di complimenti sui loro bellissimi trattori motorizzati quei burloni bergamaschi si presentano a San Siro col piede di porco e le bende sull’occhio. Colantuono saluta i suoi tifosi bestemmiando e urlando il monologo di Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”. La serenità la fa da padrona, insomma. Denis ara e Bonavenutra la puccia, due volte. “#il postino passa sempre due volte”, voto: 8
9) Parma: pareggi col Genoa di Voldemort Gasperini grazie a un gol del cammello Schelotto. Credo che la cosa si commenti da sola. Se poi pensi a Schelotto, al cammello e al fatto che qualche tempo fa chiamavano così anche Amauri capisci perché non possa essere una domenica positiva. “#stelle a quattro zampe” voto: bau bau
10) Genoa: Ti porti in vantaggio con Cofie poi Gilardino e compagni si voltano e vedono in panchina Gasperini che rivoluziona la squadra con il suo acume tattico. Gilardino in porta e Antonelli trequartista. Il Parma pareggia e Preziosi infarta dopo essere stato beccato dalla Digos a scambiare 1 milione di euro con Ciccio Graziani per accomodare un’amichevole della prossima estate “#mai ‘na gioia”, voto: detenuto 546789
11) Bologna: in una partita che ha rischiato di oscurare il Classico spagnolo si impone grazie a un rigore segnato da Lazzaro appena risorto. “# Ha segnato per noi con il numero…aspetta ma chi cazzo è quello lì ?”, voto: 89 24 24
12) Cagliari: Se prendi gol su rigore da un uomo che non esiste veramente e non ne fai neanche uno quando la porta avversaria è difesa da quella saracinesca formaggiosa di Curci, meriti che la Sardegna venga colonizzata dal Molise. “#Tu quoque brute fili mi”, voto: 3, 2, 1 sparate
13) Udinese: Guidolin passa tre ore dopo la fine della partita a scusarsi coi suoi avversari. Di Natale ha già abbandonato lo stadio e viene ripescato a Mirabilandia in compagnia di Maxi Moralez e Bonaventura. Ma i ragazzi ce la fanno, ne segnano uno e vincono. “# il minimo sforzo”, voto: 6 –
14) Sassuolo: Le minacce di Zaza questa volta servono a poco. Guidolin è protetto dall’Altissimo e per fermare Di Natale ci vuole il retino dell’acquario. Dove non arrivano loro due ci sono i calci rotanti di Pinzi e la extension di Basta: “#il nostro nemico ha un’aura potentissima”, voto: 5
15) Chievo: Prima della partita Corini carica i suoi drogandoli con della Morfina. Cesar regala palla agli avversari e di Paloschi si sa qualcosa quando sbatte contro un palo pensando che sia Nereida Gallardo. “#Tafazzi”, voto: 2 is meio che uan
16) Roma: Osserva il Chievo perdere da solo, contro se stesso, già nel riscaldamento. Nainggolan sorride e prepara il coltello per lo scalpo degli avversari. Garcia tira fuori la chitarra per l’elegia funebre. “#tutto secondo i piani”: voto 7
17) Torino: Ventura prepara un drink a Immobile che contiene: red bull, steroidi per cavalli da corsa e testosterone di Rocco Siffredi. Ciro dopo 10 minuti ingravida tutte le pollastre della Curva e Cerci, erroneamente per via dei capelli lunghi, poi gli passano un pallone e stampa tra legnate. “#Dio perdona, io no”, voto: 8
18) Livorno: Ha una media di tre gol a partita, incassati. Bardi non bestemmia nemmeno più, ormai. La Lega sta pensando, dato i numerosi gol subiti dai Toscani, se non sia meglio iscriverli a un campionato del Csi. “#la fine dell’armata rossa”, voto: ci attaccano da tutte le parti, compagni
19) Sampdoria: per 90’ minuti la squadra di Mihajlovic viene posseduta dallo spirito della vecchia Samp di Vialli e Mancini. Risultato ? Verona masticato e Marassi in festa come non succedeva dallo sbarco sulla luna. “#nel mulino che vorrei”, voto: 9
20) Verona: a Giulietta la primavera #noncipiaceperuncazzo i ragazzi di Mandorlini non vincono una partita da quando allenava Bagnoli e Biscardi parlava ancora un simil italiano. Ieri prende 5 stecche dalla Sampdoria e torna a Verona coi ceci sotto le ginocchia: “# down down down”, voto: over 3,5
Pagina estera:
Real Madrid: giochi in casa e segni tre gol. Ne prendi quattro e calpestano Pepe, esatto, Pepe questa volta è la vittima. “# l’altra faccia della medaglia”, voto: 5
Barcellona: Espellono un avversario e ti danno due rigori quanto meno dubbi, soprattutto il secondo. Busquets può camminare impunemente sugli avversari come Gesù sulle acque e così vinci e riapri la Liga. “#genio, voglio tre desideri” voto: le ho lasciato un pensiero nello spogliatoio, signor arbitro
Chelsea: Wenger celebra mille panchine e ha appena ricevuto un premio onorario. Mourinho non si sottrae e regala sei pagnotte all’amico. “#cuore d’oro” voto: 10
Arsenal: se nel giorno più felice della tua carriera prendi sei gol ma decidi di non suicidarti meriti comunque rispetto. “#il lato positivo”, voto: volo Az 347213, destinazione ignota
Manchester United: Rooney segna da casa sua facendo curvare il pallone come le pallottole di Wanted. Il portiere in compenso aveva appena finito una serata con Gascoigne e Cantona. “#E’ un uccello, un aereo ? No per Dio è Rooney…” voto: 7,5
Bayern Monaco: vince contro ….. (sostituire ai pallini il nome di una squadra a caso e poi fare complimenti ai giocatore e al mister). Fatto ? “#Fifa 14 modalità esperto, vecchio saggio, vecchio conio”, voto: 10 e lode
Fine delle trasmissioni. Per ora.
JL
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Nato il 6 aprile del 1988 a Milano figlio orgoglioso di una città che ama con odio. Nelle vene sangue misto che ne fanno un figlio del mondo senza fissa dimora. Tra un gin tonic e un whiskey ben concepito ha consacrato la propria esistenza all’arte della buona musica con De Andrè, Shane McGowan e Chat Baker a strapparsi pezzetti di anima. Il cinema come confessione condivisa. L’amore per la beat generation e per quel mostro di James Dean. Interista con aplomb anglosassone per il gioco più bello del mondo. Crede che verranno tanti giocatori meravigliosi ma più nessuno con la corsa di Nicolino Berti.
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