
- di Marco Toselli
Qatar 2022, Winter is coming
Essere a capo della FIFA da più di 15 anni comporta assumere, nel corso del tempo, decisioni giuste e decisioni incomprensibili. Sepp Blatter sulle seconde non si è mai tirato indietro e, nonostante sembri una data lontana, fra qualche anno i Mondiali di calcio si giocheranno in Qatar. Ma non si sa esattamente quando.
45. Non sono soltanto i minuti di un tempo regolamentare, ma anche la temperatura di una giornata estiva nel golfo persico. Troppo caldo anche per chi ha lottato perché nuovi mercati globali entrassero prepotentemente nel mondo del calcio. Come Sepp, che a cose fatte ma messo alle strette dal problema dichiara che “potremmo aver fatto un errore”. In seguito, l’idea del presidente svizzero: stravolgere per due anni i calendari calcistici di tutto il mondo per giocare la coppa in inverno. In fin dei conti, ritornare sui propri passi per cancellare la scelta del Qatar non si può: dopotutto, “dovete anche considerare le realtà politiche e geo-politiche”.
Lui ha voluto considerarle, anche se le associazioni in giro per il mondo che hanno votato Qatar 2022 non hanno considerato diversi altri argomenti importanti: stadi da costruire da zero e inutili a fine evento, problemi di sicurezza, una nazionale che vedere ai Mondiali farebbe tristezza. E ovviamente il caldo, che quando il sole scende diventa umidità a quasi 40 gradi percepiti. Di qui la toppa di Blatter per salvare il salvabile: modificare completamente i calendari dei campionati nazionali (e della Champions League, ovviamente) per trovare spazio per il Mondiale in inverno. Quale inverno tra l’altro: gennaio 2022 o 2023? Il capo FIFA non ha saputo darsi una risposta ma per il momento è stato importante lanciare il sasso e vedere cosa sarebbe successo. Complici federazioni asiatiche e africane compatte, ci sarà spazio per trovare una soluzione, anche se si potrebbe essere costretti a mettere 2-3 mesi tra una giornata e l’altra dello stesso campionato. Michael Platini ha progetti faraonici per l’Europeo del 2020, ma Le Roi impallidisce al cospetto di King Blatter.
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