San siro,14 Febbraio ore 21 circa. La partita è Inter-Cluj, i nerazzuri vinceranno senza difficoltà 2 a 0. In realtà sugli spalti Moratti e Branca, sono uno di fronte all’altro, basiti. Si chiedono, con la solita mano davanti alla bocca per evitare indiscrezioni giornalistiche: “ E ora, che facciamo?!”.
Non fatevi fregare dalla data, il Presidente e il dt dell’Inter non si sono dimenticati di fare gli auguri alle proprie mogli. Sono turbati dall’ infortunio di Milito: lesione al crociato anteriore e al legamento collaterale esterno del ginocchio sinistro; l’argentino è costretto ad uscire in barella al 7´ del primo tempo.
Dovevate vederli, cari lettori. Nei giorni seguenti sembravano due padri in attesa del parto della moglie, tesi come due corde di un violino. Fermi a un tavolo di via Turati, con la ciminiera Moratti che aveva aspirato anche la custodia della sigaretta elettronica regalatagli dalla sorella. Voleva farlo smettere di fumare, ma diciamo che non era il momento giusto.
Ad un certo punto, con sguardo spiritato, il geniale Branca si alza in piedi. “Ho la soluzione”, grida un po’ incerto.Non è sicuro neanche lui, ma fruga nelle tasche cercando qualche cosa, forse un bigliettino. Finalmente tira fuori un foglietto stropicciato, era un annuncio di lavoro. Probabilmente è così che ha avuto la splendida idea di acquistare Tommaso Rocchi, 36 anni sul groppone, e riserva di lusso della Lazio. Perchè spendere milioni di euro per avere osservatori in tutto il mondo, pronti a suggerirti giocatori da acquistare? Branca da anni ha sperimentato una efficace tecnica a basso costo che forse,data la crisi,si diffonderà in tutta europa: prende il portatile, lo accende, si collega a internet, prende google.it, chiude gli occhi e digita una lettera a caso. Il primo giocatore suggerito da Google è quello buono. Una volta digitando Y, si è trovato suggerito youporn, ma dopo attente ricerche, ha capito che non si trattava di un calciatore.
Questa volta si è affidato alle vecchie soluzioni analogiche, abbandonando google che comunque gli aveva suggerito fenomeni come Jonathan, Pereira, Alvarez e tanti altri, si affida all’istinto.
In quel foglietto c’era l’annuncio di lavoro di John Carew, l’attore. Il furbetto Branca stava già annusando l’affare, aveva intuito qualcosa. Non attende oltre e chiama l’allenatore dell’Inter: Andrea “Mr Bean” Stramaccioni, fresco di litigata con Cassano. “Ho la soluzione al problema Milito. lo vuoi un attaccante alto, bravo di testa, con i piedi buoni, che ha già giocato in Italia, titolare nella sua nazionale e che ha segnato in Francia, in Spagna, In Inghilterra segnando in ogni competizione??” Stramaccioni con la gioia di un bambino, non esita e grida: “Siiiiiiiiiii, lo voglio, lo voglio! Me lo compri? Dai, dai, dai!!”.
Branca ormai era legittimato, sentiva che era la sua occasione, poteva finalmente dimostrare anche ai suoi detrattori, che è lui il miglior D.T. dell’Inter, non Oriali. Poteva sentirsi finalmente...amato!
In poco tempo prende il telefono e chiama un regista canadese sconosciuto, uno di quelli che hanno passato la vita a creare filmacci horror da quattrosoldi, con sceneggiature improbabili e mostri di cartone. Non vi svelo un segreto se vi dico che in quel film recitava proprio il bomberone norvegese, John Carew!
Ai tempi del triplete, Branca era affiancato e limitato da Oriali. Ora invece era libero di prendere le sue decisioni e in men che non si dica convince Carew a lasciare il set, a indossare le scarpe da calcio, conclude un pre-contratto da 300000 euro per 3 mesi e tutto soddisfatto torna a Milano: aveva portato un campione alla corte di Stramaccioni.
In realtà non andò esattamente come si aspettava il nostro geniale dirigente. Arrivato in ufficio il giorno seguente tutti lo guardavano sorridendo alle sue spalle, non capiva, che cosa era successo? Sedutosi sulla sua scrivania, un suo collega, trattenendo le risate gli indica il computer, gli indica la pagina wikipedia di Carew.”John Carew.....calciatore norvegese... ha giocato anche in Italia.. nella Roma –ma questo già lo so!- Il 23 maggio 2012, il West Ham ha reso noto che a 6 calciatori non sarebbe stato rinnovato il contratto: il norvegese figura tra questi, svincolandosi. John Crew risulta quindi inattivo da 7-8 mesi, in una forma deprecabile per un calciatore, tant’ è che sul suo profilo twitter rifiuta l’invito a partecipare a una amichevole del west-ham, su proposta dei suoi ex compagni, perchè non in grado di correre per 90 minuti. ...In Italia più che per i gol lo ricordano per le esultanze: calciò un bidone pieno d´acqua rischiando l´infortunio, mentre un´altra volta prese in braccio un giovane raccattapalle... é famoso anche per la lite in nazionale con il compagno Riise, ricordata in Norvegia con il nome slagene i Drammen (in italiano, battaglia di Drammen). I due, dopo un litigio in allenamento, vennero alle mani sul pullman della squadra, con Carew che colpì con un pugno Riise e gli fratturò il setto nasale.”
Branca non fece in tempo a deglutire nervosamente che subito riecheggiò l’urlo di disperazione di Moratti. Aveva già appreso la notizia. “Brutto idiota, ci ho messo 10 anni a ricostruire una immagine dell’ Inter come squadra normale, dopo i disastrosi acquisti di gente come Vivas, Gresko ecc.. e tu ora rovini tutto comprandomi un salame, alto 2 metri fuori forma???”.
Si, amici di Sportellate, è andata proprio così. Immagino la vostra disperazione, soprattutto voi interisti, ma state tranquilli, questa volta l’abbiamo scampata. Il salamone Carew non mancherà la palla davanti alla porta(in stile Livaja) ogni domenica nel nostro campionato. Resterà in Canada a fare i film, per fortuna non ha passato le visite mediche, per la gioia di Moratti che risparmierà 300 000 euro per l’ennesimo bidone di Branca. Ma state allerta Branca è ancora a piede libero, pronto a colpire ancora e questa volta nessuno potrebbe fermarlo!